Eccoli!
Stanno arrivando... Parenti, amici e vicini.
Tutti lì a dirmi come devo fare.
SILENZIO! Vorrei avere il coraggio di dire, invece...
Napisan nella lavatrice, che i batteri fan male!
Fan
male solo quelli sui vestiti della mia piccina, invece quelli nella
carezza della tua mano sulla sua o nel tuo bacio posato su di lei...
quelli sono sani.
Che fai, la tieni in braccio? eh, poi non ti lamentare se prende il vizio!
Certo,
nella culla a strillare, che si deve abituare... all'assenza, a farcela
da sé, perché il cordone è tagliato! Che sarà? Qualche ora o giorno o
mese... Appunto, già da troppo secondo te.
Poveretta... non hai latte. Che privazione per la piccolina. Niente anticorpi: chissà cosa si prenderà!
Le dai il ciuccio?! Vabbé a te è concesso... niente tetta: che deve fare la creatura? Lei, poveretta anche più di te...
Già
che il ciuccio c'è, usiamolo per quel che serve: una bella pucciata di
miele o zucchero, la sera prima di dormire, così vedrai come saranno
felici i dentini che verranno!
Bagnetto ogni sera, che rilassa...
Macché... a lei non piace e così non rilassa nemmeno me.
Va bene, ora basta!
In tutta calma ti confido il mio pensiero... senza offesa, per carità!
Cara nonna, sorella, zia, amica, vicina... mi vuoi davvero aiutare?
Bene,
pensa tu a pulire il pavimento che la voglio cullare, perché quell'urlo
che non smette è il bisogno che ha di me. Lo senti quanto è forte? Lei
ha il coraggio che io non ho e grida anche per me!
Perché mi dovrei vergognare? Ho bisogno di lei almeno quanto lei ne ha di me.
Noi che ci siamo separate da appena qualche minuto, ora, giorno, mese...
Ben
nove ce ne sono voluti perché potessimo dividerci, quanti ce ne
vorranno per convincerci di potercela fare da sole? Non lo so: lo
scopriremo insieme.
Vuoi davvero farmi un piacere?
Non mi dire, non mi giudicare, non mi influenzare, non...
Prepara la cena... ritira i panni, stira due cose, dammi ciò di cui ho bisogno: silenzio e tempo!
Silenzio per ascoltarla e ascoltarmi; tempo per guardarla e guardarmi.
Perché io non so... e devo capire, sentire, provare, imparare...
Non son tutti uguali, sai?
E
mi dispiace se tu porti il rimpianto d'aver fatto come t'han detto... e
mi dispiace che tu non abbia avuto né silenzio, né tempo...
Oggi non è ieri...
Questa è la mia occasione di sbagliare: non te la prendere e lasciami fare...
presso
COGe Le Maree
Il titolo di questo post è stato proposto e scelto da voi: il vostro preferito è quello di Elisa.
Grazie a tutti!
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