Con Estivill se non dormi, vacilli...

 

Esilarante!
Se proprio fossi presa dalla smania di un commento, appiccicherei una di quelle faccette che ridono fino alle lacrime.
Estivill...
Personaggio a me sconosciuto fino ad un antico post nella pagina Ma dove arrivo se Parto, diceva pressappoco così:
Ogni volta che una mamma nomina "Fate la nanna" di Estivill, uno psicologo perinatale muore.

Così ho cercato in rete chi fosse lo sterminatore degli psicologi perinatali e ho trovato un presunto metodo infallibile con cui far dormire i bambini.
Ogni volta che approdo ad un metodo infallibile, ritorno all'esperimento sulla balbuzie eseguito sugli orfani da Wendell: alcuni non si ripresero mai più.
Così non mi sono stupita nel leggere che a distanza di più di 10 anni dalla pubblicazione del suo metodo infallibile, lo stesso Estivill precisava che dovesse essere inteso come un metodo applicabile sui bambini dai 3 anni in su... peccato per tutti quei bambini dai 3 anni in giù.
Di fatto alcuni contano i danni prodotti dal metodo, altri lo considerano ancora infallibile.
Così la parte migliore dei post come questo non è tanto il messaggio contenuto nel testo (che già non è male), quanto lo sono i commenti sempre chilometrici che si trovano in calce.

Io ho insegnato a dormire a mio figlio nel suo letto fin da subito. Mai fatta una notte sveglia e mai fatta una notte nel lettone. Dormire si può!
Non sai cosa ti sei persa a non averlo nel lettone.
Solo culo. Non hai insegnato, hai avuto fortuna.
Non si tratta di culo. ..si tratta di infondere sicurezza ai propri figli....le coccole gli abbracci e tutto il resto non si possono dare solo dormendo con loro ....sono sconvolta
Metodo fate la nanna! Magnifico!
I miei figli dormono nel loro letto e non hanno mai pianto! Metodo fate la nanna? Una cag..tra pazzesca! Volete lasciar piangere i vostri figli? Non vi lamentate che da grandi diventeranno insicuri e pieni di paranoie e fobie. Sindrome dell'abbandono allo stato puro. Estevil è un sadico e a seguire i sadici io nn ci penso proprio.
Ma ai nostri mariti ci pensiamo??? Pure io un maschio di 9 mai dormito nel lettone e pure io messo in cameretta a 1 mese. Tt felici e intimita'intatta
Loro lavorano un sacco e devono dormire poco e male e in più niente sesso...poi non ci si deve lamentare se trovano un'altra! Io appena arrivata a casa nel lettino e appena la sorella di sente pronta cameretta! Si è mogli oltre che madri! Brava brava brava
E avanti così per centinaia di messaggi.
La prima cosa a cui ho pensato è stata: ma quanto siamo insicure?
E poi: da quando arriva un bebè, dormire non è più così scontato...

Siamo talmente insicure da dovere accendere una diatriba e schierarci in fazioni. Abbiamo bisogno di essere rassicurate da simili che come noi hanno trovato punti di riferimento somiglianti, giustificare le nostre azioni, motivare le nostre scelte.
Quanto abbiamo bisogno di trovare formule altrui che ci assolvano dai sensi di colpa?
Perché se lo dice un tizio come Estivill che nostro figlio può piangere, quel rodimento che sentiamo ogni volta che lo fa, siamo autorizzate a non ascoltarlo e andare dritte a meta: dormire.
Perché se dormiamo noi coi nostri ritmi, allora tutto filerà più liscio: l'obiettivo è ottenere una vita secondo il proprio ideale, non troppo distante da prima, adeguata ai parametri con cui siamo costantemente bombardate, assolvendo alle aspettative di cui siamo investite.
Vale per il sonno ed Estivill si è reso particolarmente adatto ad esprimere questo pensiero, ma così è in ogni campo della maternità...
Dal parto, l'allattamento, lo svezzamento, spannolinamento, camminare, parlare...
Teorie per ogni cosa, messaggi assoluti che ci rassicurano perché dipanano la matassa al posto nostro.
Partorirai naturalmente se ci credi.
Avrai latte se allatti.
Metodi infallibili per svezzarlo.
...
Poi c'è la vita vera.
Nella vita reale qualcosa funzionerà davvero, perché può capitare che si caschi nel bacino degli utenti medi, e qualcos'altro non funzionerà affatto. 
Allora è panico, senso di fallimento, inadeguatezza.
Chi sbaglia? Sono io incapace d'essere una madre, oppure ho fatto un figlio strambo?

Di cosa ha davvero bisogno una mamma?
Di ascolto.
La mamma ha bisogno di dare voce alle proprie perplessità, alle proprie insicurezze. Ha bisogno di essere valorizzata per quello che è, ha bisogno di avere fiducia in se stessa.
Una buona madre non si valuta dalle notti di sonno, dalla facilità con cui svezzerà suo figlio o dal tempo che impiegherà a togliere il pannolino a suo figlio.
Soffermiamoci proprio su questa ultima frase... uscita di getto: la mamma toglie il pannolino al figlio.
Noi siamo le deputate ad insegnare tutto: dormire, mangiare, evacuare, camminare, parlare...
In realtà noi siamo le deputate ad insegnare ai nostri figli come fare le cose che sanno fare benissimo da soli, attraverso i rituali che sono propri della nostra modernità: mangiare con la forchetta (e non con le mani), evacuare in un gabinetto (e non dietro un cespuglio), dormire quando è l'ora (e non quando hanno sonno), parlare la lingua italiana (o un'altra...), camminare con le scarpe o le pantofole (e non scalzi - cosa per cui occorre il maggior numero di anni!)
Esistono teorie universali su come fare le cose? Si può racchiudere in un libro un modo di fare universale?
Quanto ci rendono insicure le scuole di pensiero? Quanto ci dividono le scuole di pensiero?
Quanto sono economicamente vantaggiose per chi le proclama... certe scuole di pensiero?
Crescere insieme ai propri figli è una scoperta, a me piace tenermi proprio la magia di questo divenire insieme.
Nessuno ha dormito nello stesso modo, nessuno ha imparato ad usare la forchetta nello stesso modo, tutti hanno la repulsione per le pantofole...
Credo che l'unica cosa davvero utile da fare, sia trasformare la paura e l'insicurezza in curiosità. 
Chissà come imparerà, chissà come sarà meglio che gli offra questo o quello stimolo.
Così ha senso dare uno sguardo in giro e scoprire metodi e tecniche, salvo poi scegliere se e quando applicarle, oppure modificarle e adattarle, mantenendo sempre la propria identità.

Ognuna di noi è mamma a modo suo, per fortuna... perché ogni figlio è figlio a modo suo.

Accadrà spesso che persone sconsiderate cerchino di insegnarvi come fare le cose che voi siete in grado di fare meglio di quanto chiunque altro possa mai insegnarvi a fare.
Se siete convinte di ciò, potete anche cominciare ad aumentare la vostra capacità di madri imparando da sole le cose che possono esservi insegnate. È mia opinione che non ci sia bisogno di dire alle madri che cosa devono fare o come devono essere. Ciò che possiamo fare è non interferire.
D. Winnicott

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