Tu di che fascia sei?

Facciamo un gioco da settimana enigmistica:
Trova le differenze...


Immagini tratte da Google Immagini
Entrambe le immagini rappresentano mamme che portano i loro bambini.
Entrambe le mamme usano un attrezzo per portare i loro bambini.
Entrambe hanno un contatto diretto coi loro figli.
I bambini hanno entrambi la medesima posizione.
La vera differenza sta nell'attrezzo.
Quello di sinistra si chiama Marsupio/Fascia porta bebé, quello di destra si chiama solo Marsupio.
Mi è capitato di vedere usato l'attrezzo di sinistra... e mi sono domandata: perché non passare a quello di destra?
Per indossare l'attrezzo di sinistra occorre saper annodare.
Quindi si fa un primo nodo al laccio inferiore dietro la vita.
Poi si prende il bambino, si fa passare la stoffa fra le gambe, che si appiccicherà per bene alle tutine di ciniglia, rendendo poco pratico lo scorrimento della stessa. Poco male, si possono eliminare gli abiti di ciniglia... tanto la maggior parte degli indumenti per i neonati non sono mica di ciniglia!
Poi, quando finalmente in mezzo alle gambe sta ben tirata la stoffa, occorre acquisire due competenze fondamentali: quella di giocoliere e quella di contorsionista.
Perché con una mano va tenuto il bebé, a meno che non lo si sdrai su una superficie (o non lo si faccia cadere...: attenzione!), con l'altra mano vanno lanciati dietro la schiena i due lacci che devono essere incrociati e poi annodati (ancora).
Un lavoro! 
Poi c'è il lavoro per districare il bambino dalla stoffa, snodare e non inciamparsi nei lacci, ecc. ecc. ecc.
L'attrezzo di destra ha due bretelle incrociate già impostate: occorre unicamente indossarle come un gilet. A scelta le bretelle possono essere dotate di un ulteriore sostegno salva schiena della mamma.
Un gancio permette di attaccare la parte bassa del marsupio alle bretelle, quindi il vano contenitore del marsupio va incastrato fra le gambe del bebé (come per l'attrezzo precedente) e mentre il bebé può scivolare fra il tessuto dell'attrezzo, vestito di  qualunque materiale, la mamma con una mano lo sorregge, mentre con l'altra aggancia con un rapido click, prima un lato poi l'altro.
Per smontare il bebé di dosso, ancora due click e nessun inciampo nella stoffa che penzola.
L'attezzo di destra mi sembra più pratico, facile e in un certo senso sicuro... 
Però deficita di un elemento oggi fondamentale: del termine fascia.
Perché oggi se non porti con qualcosa che si chiami fascia, non sei una che porta!
Quando la fascia ha cominciato a diffondersi, era ricondotta ad un particolare modello: 5 mt di stoffa in jersey da avvolgere al corpo in svariati modi.
Oggi ho perso il conto delle marche, modelli e nuance. 
Il mio excursus nell'ambito del portare, in tutta la mia carriera materna, vanta i seguenti attrezzi: 
  1. trasportino neonato (oggi fuori mercato... credo);
  2. marsupio anni 2000: una trappola di stoffa in cui incastrare il bebé era un'impresa! Occorreva avere braccia lunghe due metri per infilarlo e un paio di braccia in più per districarlo, se poi gli abiti erano di cinglia non c'era che la resa...
  3. marsupio laterale;
  4. marsupio di nuova generazione (tipo immagine dx)
  5. fascia jersey da 5 mt;
  6. fascia monospalla.
Poi mi sono arresa a ciò che la natura mi ha dato: le braccia!

Mi fanno sorridere quelle mamme che con l'orgoglio di chi ha vinto sul conformismo, sfoggiano la loro fascia perché loro sono mamme che portano! Loro sì che sono attente ai bisogni dei loro figli! Loro sì che hanno fatto i corsi e letto tutti gli studi nel merito! Loro sì che sono avanti! Poverette tutte le altre... che ancora si conformano all'idea antiquata... oppure portano con l'attrezzo che meno spacca loro la schiena (che ahimè non si chiama fascia...), oppure semplicemente portano con le braccia...
Portare non dipende da un attrezzo che chiamano fascia, portare il proprio figlio dipende da una predisposizione mentale, un'attenzione e un ascolto che nessuna fascia è in grado di fornire: o sei una mamma che porta o non lo sei. Ogni mamma ha il suo modo di portare il proprio bambino, ogni bambino ha la sua predisposizione ad essere portato. 
La scelta di come portare è da fare insieme: mamma e bebé.
Così mi domando perché ogni volta che sorge il bisogno di affermare una nuova mentalità, occorre screditare tutte le altre, distribuirci in categorie e osservarci con sospetto...
Tu di che fascia sei?
Nessuna, mi dispiace... ho tentato sai, che credi? Ma non ho la stoffa...
Ah no? Beh... mi dispiace... si vede che ti manca la dote del portare... vabbè, almeno allatti?
Eh, no... che vuoi... non ne avevo e allora...
Mmmh... non ne avevi? Sicura? Perché non esiste mamma senza latte... magari non ti hanno detto cosa mangiare o come allattarlo... che ce l'hai la consulente IBCLC?
No... non so nemmeno cosa sia... 
Vabbè, tanto ormai... però non mi preoccuperei... perché hai partorito naturalmente, vero?
No... cesareo d'urgenza... era in sofferenza... e...
Ho capito... non so che dirti... ti auguro tanta fortuna!

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